Silvia ci porta con il suo jeep a vedere le cave di carrara. Con grande attenzione sale le serpentine fino al punto dove viene tagliato il marmo. Quassù l’aria sa di polvere di marmo, una polvere bianca che ci riflette la luce del sole e ci fa pensare quanto possa essere stato difficile ai tempi di Michelangelo estrarre il marmo da queste cave e portarlo fino al mare.
Oggi, il “filo diamantato” permette di tagliare pezzi di montagna ad una velocità incredibile; se una volta per fare un taglio ci voleva un mese e mezzo, oggi lo stesso taglio si fa in tre o quattro giorni. Il “filo diamantato” è costruito come una collana di perle, non a caso quei piccoli cilindri che vengono infilzati sul cavo si chiamano appunto “perline”, e sono dei piccoli diamanti artificiali, distanziati tra loro da piccole molle. Unico grave inconveniente di questo metodo di lavoro è che, nel momento in cui il filo si spezza, le perline partono come proiettili. Per questo motivo gli addetti devono sempre stare a distanza di sicurezza quando la macchina è in movimento.”
Il principio generale di funzionamento delle tagliatrici a filo diamantato è quello di incidere una roccia trascinando un dispositivo dinamico ad azione abrasiva. L’elemento tagliante di una tagliatrice è un filo diamantato, che viene disposto secondo un circuito chiuso attorno alla sezione da tagliare e bagnato con acqua per il raffreddamento durante il taglio.
La disposizione a circuito chiuso è resa possibile dalla preliminare creazione di due fori intersecantisi entro ai quali il filo viene fatto passare, per poi essere chiuso ad anello. Tale perforazione viene condotta con macchinette perforanti capaci di eseguire fori con diametri da 60 mm a 205 mm in tutte le direzioni. Durante l’esecuzione del taglio il filo riceve e mantiene una tensione costante grazie alla progressiva traslazione della macchina da cui riceve il moto, che può scorrere su binari ad essa sottostanti. Una tagliatrice può operare con tutte le angolazioni e secondo modalità variabili, in funzione del tipo di taglio da eseguire. La macchina si compone di quattro parti fondamentali: il telaio, la sezione motrice, la centralina di comando ed il filo diamantato. Il filo diamantato è il cuore del sistema; nella sua configurazione standard esso è composto da un cavo d’acciaio inossidabile, del diametro di 5 mm, con il compito di assorbire le sollecitazioni statiche e dinamiche e di sostenere le perline o boccole diamantate. Queste ultime sono elementi di forma cilindrica, del diametro esterno di 10 mm, infilate a mo’ di collana sul filo e sono l’elemento che provoca il taglio vero e proprio.